Sono passati oltre 4 mesi dalla protesta organizzata dal
Popolo delle Barchette al Molo Novo di Livorno e, ancora, i pescatori livornesi
attendono risposte concrete.
Era il 6 maggio quando alcune centinaia di pescatori
sportivi e ricreativi livornesi con una settantina di barche, striscioni,
cartelli e intonando cori, hanno manifestato per opporsi all’ordinanza numero
11 che impone il divieto di ormeggio alle dighe curvilinea e rettilinea del
porto di Livorno.
Da lì settimane di confronto e dibattiti, incontri in
Regione Toscana, sopralluoghi congiunti, conferenze dei servizi. Fino a
giungere alla storica firma del protocollo d’intesa (sottoscritto dalla Regione
Toscana, dalla Direzione marittima di Livorno-Guardia costiera, dall'Autorità
di sistema portuale del mar Tirreno Settentrionale, dall'Autorità di sistema
portuale del mar Ligure Orientale, dall'Autorità portuale regionale e dalle
associazioni nazionali Fiops, Fipsas e Arci pesca Fisa) per arrivare ad una
regolamentazione della pesca sportiva e ricreativa nei porti della regione.
Ma, ad oggi, per quanto riguarda Livorno, non abbiamo ancora
assistito ad azioni reali volte a rispettare gli impegni presi e le promesse
fatte dall’Autorità di sistema portuale.
Ci era stato detto che una prima parte necessaria di lavori
di manutenzione delle dighe rettilinea e curvilinea sarebbe terminata al
luglio, poi diventato agosto, e che, una volta ultimate tali opere, si sarebbe
potuta affrontare nuovamente la questione della regolamentazione della pesca
sportiva in tale aree.
Ci era anche stato assicurato che, nel frattempo, si sarebbe
potuta velocemente regolamentare la pesca al molo Elba e al molo Capitaneria ed
in altre nuove zone con apposite ordinanze.
Siamo, ormai giunti alla fine del mese di settembre, ma non abbiamo
ancora notizie certe in merito.
Ci chiediamo se le promesse fatte fossero soltanto parole
per placare gli animi o se vi fossero intenzioni concrete di mantenere
determinati impegni.
La Fiops ha lavorato facendo, quando è stato necessario, da
ponte fra i pescatori sportivi e ricreativi, le istituzioni e le autorità
competenti, analizzando i problemi e proponendo soluzioni possibili e
fattibili.
Siamo consapevoli dello spirito collaborativo che i
pescatori hanno dimostrato in questi mesi ma, comprendiamo perfettamente, che
adesso sono stanchi di attendere e hanno diritto a delle risposte alle quali
seguano atti concreti.
Ci rivolgiamo quindi al presidente dell’Autorità di sistema
portuale dell’alto Tirreno Stefano Corsini per avere delucidazioni in merito.
Siamo consci della complessità e della grande problematicità
che la gestione di un’area portuale come quella di Livorno può comportare ma
siamo altrettanto convinti che sia arrivato il momento di dare seguito agli
impegni presi e alle promesse fatte ai pescatori livornesi con i conseguenti e
necessari atti.